Si, le cose cambiano, stanno proprio per cambiare

di Nestor

Crediamo sia di fondamentale importanza insistere nell’invitare i lettori del sito a leggere con molta attenzione un articolo, e soprattutto la sua parte centrale, presentato qui nei giorni scorsi, il 13 ottobre.

Per più motivi è possibile che non sia stato letto nella sua consistenza principale: l’incipit infatti tratta un argomento che potrebbe benissimo essere d’interesse settoriale: la questione ucraina e le implicazioni che derivano nei rapporti con l’Unione Europea, l’abbattimento dell’aereo malesiano MH-17 e le forvianti indagini volte a colpevolizzare la Russia, ecc., ecc.

Quindi qualcuno più interessato ad altri problemi trattati nel sito, potrebbe non aver aperto tutto l’articolo pensando che il suo fine andava a parare solo su quell’argomento. Invece no, o meglio non solo.

Per questo lo eleviamo nuovamente nella sua parte centrale, invitando anche a leggerlo per intero, con calma. Non a caso nel pezzo, si trova evidenziata in rosso la frase detta da Macron che fa da titolo a questo sito, LE COSE CAMBIANO!

Ecco la dichiarazione del Presidente francese riportata nell’articolo di The Saker:

“L’ordine internazionale è scosso come mai prima, soprattutto, se posso dire così, da un grande cambiamento radicale che senza dubbio sta accadendo per la prima volta della nostra storia, in quasi ogni campo e di portata profondamente storica. La prima cosa che osserviamo è una considerevole trasformazione, una ri-composizione geopolitica e strategica. Noi stiamo senza dubbio vivendo la fine dell’egemonia occidentale sul mondo. Siamo abituati a un ordine internazionale che, dal XVIII secolo, si è basato sull’egemonia occidentale, soprattutto francese nel XVIII secolo grazie all’ispirazione dell’Illuminismo, e poi soprattutto su quella britannica nel XIX secolo grazie alla Rivoluzione Industriale e, alla fine, soprattutto su quella americana nel XX secolo grazie ai due grandi conflitti e alla dominazione economica e politica di questa potenza. 

Le cose cambiano. E ora sono profondamente scosse dagli errori commessi dall’Occidente in alcune crisi, per le scelte che sono state fatte per molti anni dagli Americani e che non sono cominciate da questa amministrazione, ma che portano a rivisitare alcune implicazioni nei conflitti in Medio Oriente e altrove, oltre a ripensare strutturalmente una strategia diplomatica e militare, e talvolta gli elementi di solidarietà che pensavamo fossero eternamente intoccabili, anche se li abbiamo costruiti insieme in momenti geopolitici che sono cambiati. E poi ci sono le nuove potenze emergenti il cui impatto abbiamo probabilmente sottostimato per molto tempo. La Cina è all’avanguardia, ma anche la strategia russa che, va detto, è stata perseguita con maggiore successo negli ultimi anni. Tornerò su questo. L’india che sta emergendo, queste nuove economie che stanno diventando anche potenze non solo economiche ma anche politiche, che si considerano, come qualcuno ha scritto, dei veri “stati civilizzati” che ora arrivano non solo a scuotere l’ordine internazionale ma anche a pesare all’ordine economico e a ripensare l’ordine politico e l’immaginazione politica che ne consegue, con maggiore dinamismo e maggiore ambizione di quelle che abbiamo noi. Guardate l’India, la Russia e la Cina: hanno un’ambizione politica molto più forte  di quella che hanno oggi gli Europei. Pensano al nostro pianeta con una vera logica, una vera filosofia e un’immaginazione che noi abbiamo un po’ perso”. 

(Emmanuel Macron)

… e se lo dice uno che è stato adviser della Nestlè, banchiere d’affari nella Banca Rothschild, membro del Bilderberg e ora Presidente della Repubblica di Francia…

Il link all’articolo intero è qui.