Dieci anni senza Marilisa

Ci permettiamo solo per oggi l’uso di una pagina con un fine commemorativo, è la prima volta da quando esiste questo sito “AmiCuba*IsolaRibelle – ThingsChange“, nato proprio dopo la prematura e inaspettata scomparsa di Marilù…

Decimo anniversario della scomparsa di Marilisa Verti

Sono trascorsi dieci anni dal 10 aprile 2011, quando Marilisa Verti ci aveva inaspettatamente lasciati.
L’anno successivo, la sua Borgo Val di Taro le aveva intitolato una via e in quell’occasione amici e colleghi, soprattutto da dove aveva vissuto e lavorato tanti anni, erano venuti per ricordarla, stringendosi a suo fratello Livio e al suo compagno Fulvio.

Marilisa Verti, giornalista, era una persona speciale, al di là delle sue capacità professionali, era una donna solare, altruista come pochi e caparbia nel portare a termine qualsiasi lavoro per quanto difficile o impegnativo.
Era stata una figura di punta nella redazione della rivista L’Europeo ai tempi del giornalismo d’inchiesta, in seguito direttrice di “Società Civile” (periodico del Circolo fondato da Nando dalla Chiesa, a cui parteciparono tra gli altri Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Franco Parenti, Gherardo Colombo,…) e animatrice di “Senza Bavaglio”, associazione indipendente di giornalisti liberi, non asserviti a poteri o editori di riferimento.
Marilisa era combattiva quanto amabile; si impegnò anche con il gruppo “Fantasmi dell’informazione”, in difesa del giornalismo free lance.
Era molto colta e raffinata, ma non aveva avuto remore nel far diventare la Solidarietà il suo impegno di vita, partecipando con tutta se stessa all’associazionismo di promozione sociale.
Appassionata della cultura caraibica e cubana in particolare, aveva scritto anche un saggio sulla “Santeria”, il sincretismo religioso tramandato dai discendenti degli africani schiavizzati nelle americhe.

Aveva diretto infine “el Moncada” la rivista dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba, elevandola a periodico di approfondimento sulla storia e la peculiarità di Cuba. Tra i suoi amici rimarrà sempre presente nella memoria la fotografia che la ritraeva mentre il Comandante Fidel Castro l’attirava a sé per abbracciarla.
Marilisa Verti, nei molti messaggi giunti in occasione della sua prematura scomparsa, veniva riconosciuta unanimemente come una giornalista che aveva interpretato nel migliore dei modi la propria professione, perché si documentava, contestualizzava le notizie e citava sempre le fonti.

A noi è mancata tanto. Ma proprio perché rimane un nostro riferimento, ci sentiamo accompagnati, più sicuri.

Lito, Mac2, Gufo, Paco…