Ecuador: primo passo verso il ritorno del progressismo

Il momento, ieri, della proclamazione di risultati in Ecuador

Oggi festeggiamo con il “binomio della speranza” Arauz-Rabascal e con l’alleanza UNES il risultato elettorale e auspichiamo il risultato finale per il prossimo ballottaggio.

Speriamo quindi nella vittoria del progetto democratico contro il neoliberismo e i “poteri forti” che hanno fatto ritornare il Paese alla povertà e alla forte disuguaglianza sociale.

La strada però sarà in salita per la UNES; si dovrà affrontare un ballottaggio difficile, ma non impossibile da vincere. Si attende per ora la posizione che verrà presa nei riguardi di Arauz dalla CONAIE (Confederación de Nacionalidades Indígenas del Ecuador), dagli altri movimenti sociali e soprattutto dagli altri candidati come Javier Hervás della Sinistra Democratica, posizionatasi al quarto posto (16% dei voti).

Resta da superare la probabile coalizione opposta, con il banchiere Guillermo Lasso e altri candidati minori conservatori. Anche la controversa figura del dirigente dei “popoli originari” Yaku Pérez, potrebbe arrivare ad un accordo con il “centro destra”.

Il ricordo di Correa e del governo che ha preceduto il “volta faccia” Lenin Moreno (ex numero due proprio di Correa), sono ancora forti nella popolazione precipitata nuovamente nella crisi di stampo estero-diretta, neoliberista e discriminatoria per le minoranze etniche native.
Seguiremo il percorso…

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