Nuovo trionfo della politica estera bolivariana

La prima nave iraniana con carburante arriva nelle acque territoriali del Venezuela

di Adán Chávez Frías*

                                                           I

I venezuelani oggi sono i protagonisti di un evento storico cruciale, che indica i progressi compiuti dai popoli nella costruzione di quel mondo multicentrico e pluripolare, possibile e necessario, su cui il comandante Hugo Chávez ha insistito tanto, con la parola e con l’azione.

Come sappiamo, dal momento che il leader storico della Rivoluzione Bolivariana assunse per la prima volta la presidenza della Repubblica, per mandato della maggioranza del popolo venezuelano, aveva lanciato come uno degli obiettivi strategici del suo piano di governo, un nuovo tipo di politica internazionale, autonoma e basata sui principi dell’unità continentale e mondiale tra i popoli, in cooperazione e solidarietà tra loro nella lotta per la loro emancipazione, nel non intervento negli affari interni di altri paesi e nel rispetto della sacra sovranità nazionale. Questi principi furono incorporati sia nella Costituzione bolivariana che nel Piano della Patria, che formano una parte fondamentale dell’eredità del nostro Eterno Comandante.

                                                          II

Chávez, a differenza della subordinazione dei precedenti governi ai progetti del nord, ha immediatamente aperto la gamma, rafforzando i legami di amicizia e cooperazione con i paesi dei nostri Caraibi latinoamericani e con altri paesi fratelli; dare la priorità alla cooperazione sud-sud.

Ciò ha significato la creazione di accordi di cooperazione molto importanti con Cina, Russia, Bielorussia, Turchia, Algeria, Iran, Sudafrica e Cuba, tra gli altri paesi; accordi che esprimono la configurazione del nuovo mondo di cui sopra, in opposizione ai tentativi egemonici dell’impero nordamericano e dei suoi alleati.

Il Venezuela si unì, quindi, agli sforzi a lungo termine per concretizzare quel mondo sognato dalla maggioranza dei popoli, il che avrebbe reso possibile nelle parole del padre cantor Ali Primera (famosissimo cantautore venezuelano scomparso nel 1985-ndt.), “l’umanità più umana”; un percorso che non è privo di ostacoli, poiché è permanentemente silurato dalle oligarchie globali, sotto la guida dell’establishment nordamericano .

La materializzazione di questi accordi è, inoltre, la dimostrazione che il Venezuela non è solo, qualcosa che è diventato chiaro di fronte ai ripetuti sforzi dell’imperialismo, con crescente furia, per cercare di fermare la nostra Rivoluzione Chavista e Bolivariana; momenti in cui il Paese ha ricevuto innumerevoli e incrollabili esempi di solidarietà e sostegno da diversi popoli e governi del pianeta.

                                                          III

Nella situazione attuale che l’umanità sta attraversando, in cui l’imperialismo sta esacerbando il blocco economico, finanziario e commerciale imposto al popolo venezuelano, che ha un impatto negativo sulla sua vita quotidiana e, in particolare, sul funzionamento dell’industria petrolifera nazionale; Il supporto fornito dal governo iraniano è inestimabile, e oggi si esprime nell’arrivo di circa 127 milioni di litri di benzina, diversi catalizzatori e forniture per la raffinazione nel paese e alcuni pezzi di ricambio per la manutenzione delle nostre raffinerie; un’azione coraggiosa, legittima e sovrana che si svolge nonostante le minacce imperiali.

Quindi, con l’arrivo di queste cinque navi iraniane, non solo le rivendicazioni egemoniche dell’impero yankee in declino vengono nuovamente sconfitte; ma siamo anche in presenza di una pietra miliare trascendentale nella nostra storia contemporanea, come la 4F del 1992 e il 13 aprile 2002 (Il 4 Febbraio 1992 detto 4F è la data simbolo della prima scintilla del chavismo come la seconda ne è il consolidamento con la sconfitta del golpe contro Chávez-ndt.); un fatto che verrà seminato nell’immaginazione dei venezuelani e, in generale, dei popoli del mondo che lottano per la nostra emancipazione.

La rottura storica che si verifica tra prima e dopo l’arrivo delle navi iraniane sulle coste venezuelane, esemplifica i nuovi tempi che stiamo vivendo, che richiedono che i nostri popoli, pronti a difendere la loro sovranità e indipendenza, rafforzino i loro legami con cooperazione e solidarietà a beneficio dell’umanità, della sicurezza e della pace globali; uno sforzo che, come sottolineato dal comandante Chávez nel riferirsi al IV obiettivo storico del Piano della Patria, “… ci porta a continuare a contribuire alla creazione di un mondo multicentrico e pluripolare, per rovesciare definitivamente il progetto unipolare dell’imperialismo, che intende porre fine a questo pianeta. Abbiamo bisogno dell’equilibrio dell’universo per dirlo con Bolívar”.

*Adán Chávez Frías, fratello dell’Eterno Comandante Hugo, è professore universitario, fisico e un politico venezuelano, attuale ambasciatore straordinario e plenipotenziario del Venezuela presso la Repubblica di Cuba

Fonte: Cubadebate – Cuba

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