Grazie a Zio non siamo giornalisti

 

di Lito

Non siamo giornalisti, proprio grazie a Zio Sam. Per decenni abbiamo lavorato nell’ambito della comunicazione, …. e con più accumulavamo esperienza e conoscenza, con più ci sentivamo senza la voglia di far parte della categoria che si protegge come una vecchia corporazione, quasi come i …… di ventennale memoria. Grazie a Zio Sam proprio perché abbiamo lavorato nella pancia di una, forse la,  più grande multinazionale della comunicazione con base a Burbank, California, USA.

Fatta questa premessa per inquadrare il sistema di criptografia politica che ci contraddistingue, entriamo nel merito di una spiegazione che potrà servire da base di partenza per capire che non si lanciano da qui notizie con secondi fini. In pratica vi assicuriamo che, se un’informazione la leggete su questo sito, vuol dire che dopo averla scelto in base alla nostra “sensibilità geopolitica”, l’abbiamo esaminata valutandone il contenuto. Punto.

Certo possiamo sbagliare o non sapere di ulteriori retroscena, ma se continuate a seguirci, come pare visto che si cresce, dovete credere nella buona fede di quello che presentiamo, altrimenti zampettate pure altrove, per informarvi.

Di sicuro, se entrate in contatto con siti autonomi e senza secondi fini, a-partitici e non diffusori di pubblicità occulte per varie organizzazioni dal cuore d’oro, avrete delle buone informazioni. Solo che sono veramente pochi. Ad esempio nel nostro Blog-groll abbiamo radunato alcuni siti che possono servire al caso, anche se garantire al 100×100,  garantiamo solo per noi! Altri siti in tutto il web, spacciano come messianiche le informazione relative a varie ONG….noi ad esempio siamo altamente refrattari alla maggioranza di queste organizzazioni, almeno alle più note sicuramente. Potremmo raccontare anche casi di precisa conoscenza del servizio che è svolto con la maschera della pecorella, al più famelico dei lupi. Parlarne però, si capisce che espone al morso del lupo.

Per questo raccomandiamo GRANDISSIMA ATTENZIONE. Ora che la bandiera della “causa progressista” la può tingere chiunque, è meglio restare in attesa dietro le quinte, ma informarsi solo dove si capisce che sul retro non ci ritroveremo l’ennesimo simbolo dolce che ci ha venduti al solito impasto amaro.

Lito