I più grandi problemi del mondo sono stati risolti

di Dmitry Orlov*

Cinque anni fa, quando Angela Merkel, all’epoca rispettata leader della più grande potenza economica dell’Unione Europea, era stata intervistata in merito ai maggiori problemi che il mondo avrebbe dovuto affrontare, aveva citato i tre seguenti punti chiave:

• L’annessione della Crimea da parte della Russia

• L’epidemia di Ebola

• L’ISIS in Siria

Sono lieto di riferire che, da allora, tutti e tre i più importanti problemi che, secondo Frau Merkel, avrebbero minacciato il mondo sono stati risolti e che ora [la Cancelliera] può andare tranquillamente in pensione. Ironia della sorte, nessuno di essi è stato risolto da lei, dal suo governo, dalla sua nazione, dall’UE, o da tutto l’Occidente nella sua globalità.

Quando tutta la retorica sulla Crimea si era spenta, era venuto fuori che erano stati gli stessi Crimeani a votare in modo schiacciante a favore dell’unione con la Russia, mentre la Russia aveva aderito alla loro legittima richiesta. I Tatari di Crimea, una significativa minoranza, ora sono particolarmente felici, dal momento che la loro lingua è diventata uno dei tre idiomi ufficiali, insieme al russo e all’ucraino. Nel frattempo, la retorica sui media occidentali è rimasta sempre la stessa, ma i fatti alla base si sono rivelati inconsistenti. L’uso del termine “annessione” è particolarmente privo di significato: nel diritto internazionale l’annessione richiede l’uso della forza, l’annessione volontaria non esiste. Anche se la frase “l’annessione della Crimea” è ancora usata dai media occidentali, le parole suonano vuote, perché il problema numero uno al mondo è stato risolto. Quindi, chi l’ha risolto? Umm … i Russi?

Il virus Ebola era noto fin dal 1976, ma era diventato famoso nel 2014, quando 2258 casi di infezione da Ebola erano stati registrati nella Guinea Equatoriale. In seguito, si era diffuso nella vicina Liberia e in Sierra Leone ed era stato in quel momento che i mass media occidentali avevano iniziato a scatenare il panico, affermando che una pandemia di Ebola stava per inghiottire il mondo. La spiegazione per questo improvviso interessamento era arrivata subito dopo, liberamente offerta dai suoi principali beneficiatari: due società farmaceutiche occidentali, la multinazionale statunitense Merck e la britannica THK GlaxoSmithKline. Per pura combinazione, entrambe queste aziende avevano sviluppato e immagazzinato grosse scorte dei loro rispettivi vaccini per l’Ebola, giusto in tempo per la campagna terroristica. L’efficacia di questi vaccini si era rivelata praticamente nulla, ma ne avevano comunque venduti molti.

E poi, al culmine dell’epidemia, era arrivato un nutrito gruppo di specialisti; [questi medici] avevano impiantato ospedali da campo e condotto una massiccia operazione che aveva coperto l’intera regione interessata dall’epidemia, alla ricerca dei sintomi dell’infezione. In un breve periodo di tempo, questi specialisti avevano messo a punto un nuovo tipo di vaccino, il Gam-Evac Combi, che si era rivelato essere almeno dieci volte più efficace di quello americano o britannico. L’epidemia era stata rapidamente debellata. A quel punto, tutta la vicenda era scomparsa dai media occidentali. Ma sarebbe stato molto interessante saperne di più. Ad esempio, l’epidemia era stata spontanea, oppure il suo punto d’inizio era stato scelto in modo specifico? C’erano state segnalazioni provenienti dalla regione colpita di uomini armati che prendevano di mira le equipe mediche occidentali; stavano iniziando a sospettare qualcosa? In ogni caso, da dove provenivano questi specialisti non occidentali e chi aveva sviluppato il vaccino efficace contro l’Ebola? Chi erano? Erano … i Russi, di nuovo.

Cinque anni fa, la situazione in Siria era veramente disastrosa: l’ISIS, il Califfato Islamico, aveva conquistato gran parte del paese, terrorizzando le popolazioni locali e minacciando il resto dela nazione. Ma poi … questa volta arriverò subito al punto, era intervenuta la Russia. Ha trasformato l’uccisione dei terroristi in un eccellente addestramento militare. Negli anni successivi, oltre 63000 membri del personale di servizio russo, inclusi 25000 ufficiali e oltre 400 generali, hanno prestato servizio in Siria. Le forze aeree e spaziali hanno compiuto 39000 missioni, distruggendo 121466 obiettivi dell’ISIS. Il trasporto aereo ha fatto arrivare, paracadutandole, 6077 tonnellate di aiuti umanitari. Sul terreno, 1220 medici e 10 squadre di medici specializzati hanno prestato assistenza medica a 88318 siriani. Se lo avete notato, i media occidentali non parlano quasi più dell’ISIS, sopratutto perché non esiste più. Anche se i Siriani e gli Iraniani hanno fatto molto per aiutare, la Russia può tranquillamente prendersi gran parte del merito. (Gli Stati Uniti possono invece prendersi il merito di aver distrutto la città siriana di Raqqa, dove c’erano molti civili, ma da cui, all’epoca, l’ISIS era quasi completamente assente).

Forse Frau Merkel sarà così gentile da fornirci volontariamente un nuovo elenco delle questioni più importanti che il mondo deve affrontare … che la Russia dovrà risolvere. O forse dovremmo iniziare a ignorare le stupidaggini dei politici occidentali e dei mass media riguardanti i maggiori problemi del mondo perché, vedete, noi possiamo dire, senza il loro aiuto, qual’è il problema più grande del mondo: sono loro.

*Dmitry Orlov, ormai ben noto a chi frequenta THINGSCHANGE.info, rappresenta la geopolitica al futuro, con qualche rivisitazione storica

Fonte: CLUBORLOV – USA

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