Turcimanni o traduttori?

Dare voce ad altri con l’interpretazione del traduttore automatico è da incompetenti in termini di comunicazione. Farlo attribuendo addirittura frasi, concetti e offese a chi non le ha pronunciate è da persone in mala fede. Trattandosi poi di messaggi ingranditi e lanciati dai ventilatori mediatici delle multinazionali con evidenti mistificazioni politiche, visto il soggetto che avrebbe pronunciato quei termini, è da impostori del giornalismo. Questo è successo con la frase di Cristina Fernández de Kirchner passata sui media soprattutto in Italia, in riferimento agli italiani, che sarebbe stata pronunciata a La Habana, in occasione della Fiera del Libro. Il fatto ha dello scandaloso.

Estrapolata dal contesto, mentre la vice presidente argentina si riferiva al merito mafioso della gestione precedente del paese, nelle mani del neo-liberale Macri, di origini italiane, appiattito sulle posizioni di Washington e del FMI, le ha attribuito nientemeno che la definizione di “italiani mafiosi geneticamente“. 

A parte che se fosse vero si sarebbe trovata contestazioni da più della metà degli argentini che sono di origini italiane, contestazioni che chiaramente non ci sono minimamente state, non avrebbe avuto senso pronunciarle in un contesto come quello di Cuba, dove un interlocutore con quei termini “razzisti” avrebbe visto l’intera platea di astanti come minimo lasciare liberi i propri posti.

Questo è il testo originale del passaggio tradotto appositamente per creare una nemica degli italiani:

El componente mafioso del lawfare se tradujo en la persecución a mis hijos, pero especialmente a Florencia … Debe ser ese componente mafioso, los ancestros de quien fuera… como denunció un conocido periodista en el diario Página 12 cuando habló de la Ndrangheta italiana, bueno deben ser esos ancestros“.

Non vi poniamo la traduzione, aggiungiamo solo che la tesi espressa da Cristina, cioè il fatto che Macri sia di famiglia mafiosa, era stata resa nota con l’indagine di un quotidiano argentino serio come Pagina 12; si sarebbero rivelati chiari i legami con la ‘ndrangheta del nonno italiano. In pratica Cristina ha fatto un discorso con questo tono: “Macri mi ricatta con il lawfare, utilizzando un metodo mafioso perché è evidentemente ancestrale per lui usare quei metodi, essendo mafiosa la sua famiglia dai tempi del nonno“. Un’accusa pesante certamente, ma nei confronti di Macri, non certo di tutti gli italiani.

Forse il motivo vero di un attacco, forse il primo di una nuova serie, arriva dopo un’altra frase del vice presidente argentino, che rende nervosi quelli che sanno di non dovere lasciare impuniti i “cattivi esempi” da parte di politici non allineati.

La frase è questa: “L’Argentina non restituirà neppure un centesimo al Fondo Monetario Internazionale“.

Qui sotto il video originale con il testo che ha scandalizzato i giornalisti italiani, ma non quelli che capiscono bene il “castellano“.*

Lito

*Al suono risulta “castegiano”, con la “g” pronunciata come risulta in Italia con la cadenza genovese. Si tratta di Español rioplatense, una parlata spagnola con l’inflessione tipica argentina, comune anche in Uruguay e che assume differenze territoriali, come il porteño di Buenos Aires.