Ricordando Birri, un grande maestro

A quasi quattro anni dalla scomparsa di un grande, di un maestro indiscusso, di uno dei padri del cinema latinoamericano, di un rivoluzionario, di un amico, proponiamo la sua ultima intervista che ripercorre la sua lunga storia. Fernando ha insegnato cinema nelle più prestigiose scuole del mondo, non è stato schizzinoso neppure a sostenere una cattedra a Los Angeles, nonostante abbia dato se stesso e la sua arte al tentativo di riscatto degli ultimi. Nel video, aprendo la sua memoria, racconta di tutta l’epopea intellettuale e artistica del periodo rivoluzionario cubano. Nato argentino e morto consapevolmente italiano, legato da amicizia e passione politica a molti autori e artisti dell’Italia neorealista, ha lasciato un incredibile esempio anticipatore a molti di loro. 

Sempre disponibile per la causa, lo ricordiamo con affetto e profonda riconoscenza.

Lito

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Dalla Cineteca Nazionale – Intervista di Alfredo Baldi e Stefano Landini

Fernando Birri (Santa Fe, 13 marzo 1925 – Roma, 27 dicembre 2017) è stato un regista cinematografico argentino, considerato il padre del nuovo cinema latino-americano. Autore di cortometraggi in Italia – dove si diplomò al Centro Sperimentale di Cinematografia – e in patria, tentò il rinnovamento in senso sociale del cinema del suo Paese col film Gli alluvionati (1962), che fu premiato quale migliore opera prima alla Mostra del Cinema di Venezia e tuttavia rese inviso il suo autore ai produttori, così da costringerlo all’emigrazione. Anche sceneggiatore e attore, nel 1979 presentò ancora a Venezia ‘Org’. Del 1985 è un film dedicato a Ernesto “Che” Guevara, ‘Mi hijo el Che’; del 1989 è invece ‘Un signore molto vecchio con delle ali enormi’, tratto da un racconto di Gabriel García Márquez, anch’egli illustre diplomato al Centro Sperimentale e amico di Birri.

L’Impero anglofono non avvisa gli alleati

A Bruxelles pare siano rimasti di sasso. Eppure proprio lì dovrebbe fare perno la NATO.

La Commissione afferma che l’UE “non è stata informata” dell’accordo AUKUS, cioè della nuova alleanza Australia, USA, Nuova Zelanda e Regno Unito in funzione anticinese che poggia sulle quattro zampe dell’ex Commonwealth.

L’annuncio è arrivato poche ore dopo le parole della Von der Leyen, nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, nel tentativo tardivo di contrastare l’influenza cinese con un “portale globale” delineando la “strategia indo-pacifica dell’UE” come una “pietra miliare” per l’influenza europea  nell’area…ma di fatto l’Europa nulla sapeva di quella anglo/statunitense. Incredibile che non sia filtrato niente neppure tra i contatti tra servizi d’intelligence. Sarà poi vero?

In cosa consista la Strategia indo pacifica della Commissione non è ancora definito precisamente, ma era trapelata l’intenzione di una spinta europea atta a contrastare la penetrazione strategica orientale, vedi 5G e vedi il ritorno alla produzione per settori tecnologici ormai quasi di monopolio cinese…

Due sono le principali scorrettezze verso l’Europa. La mancata comunicazione dell’accordo, con produzione di sottomarini nucleari, chiamato AUKUS, è il più clamoroso degli di atti politici che  minimizzano e disprezzano l’Europa da parte di Biden. L’altra scorrettezza è stato l’abbandono unilaterale dell’Afghanistan e l’accordo coi talebani senza avvertire  gli alleati europei, che lì avevano le truppe da vent’anni sotto la bandiera della NATO. Ne esistono anche altri, come quello di Janet Yellen, segretario del tesoro USA, che ha presentato un accordo fiscale globale dell’OCSE senza consultare gli europei.

Forse a Biden brucia ancora la sconfitta  sul braccio di ferro North Stream 2, la  seconda pipe line di gas russo verso la Germania, quindi verso la UE, stesa nel mare saltando tutte le belligeranze statunitensi contro Putin. Poveri ukraini, senza più voce alta sulle accise di transito, gettati alle ortiche nonostante i fedeli nazisti che si credevano protetti e al potere grazie al chiacchierato figlio di Biden.

Le comiche finali

Come sempre macchiettistico, il ministro degli esteri UE,  Josep Borrell ha affermato che la nascita di AUKUS adesso, dimostra la lungimiranza della strategia Indo-Pacifico dell’UE.  Si potrebbe far notare che solo alcuni giorni fa, erano emerse voci sulla necessità di forze armate europee…

Insomma l’Italia è messa male con il suo brodino degli Esteri, il minestrino, il bacia reliquie di San Gennaro, ma l’Europa Unita è di fatto conciata altrettanto bene con l’autore della gaffe sulla sedia mancata alla Signora, da Erdogan.

Ecco una plateale dimostrazione del vuoto strategico, dell’improvvisazione e  della superficialità dei collocati nelle direzioni operative della UE.

La domanda è: siamo avanti noi, che non siamo nessuno in assoluto, ma ci accorgiamo di quanto avviene  nel circo della geopolitica grazie ad analisti senza padrone, o sono indietro e tantissimo loro?

La risposta è che in passato i padroni delle ferriere in Europa mettevano di vedetta dei capaci baciapile. Oggi i primi non esistono più, in favore di investitori finanziari con il vizio del poker borsistico che usano dei maggiordomi analfabeti, ma di poco costo.

La sfida nel mare tra Cina e Taiwan vedrà l’Union Jack a stelle e strisce sui pennoni navali.

La UE, per fortuna e non certo per strategia, dovrà accontentarsi di essere sconfitta come gli anglofoni ma senza aver risposto al richiamo “ups patriots to arm”.

Lito

L’ivermectina in Africa e in India blocca il Covid

Lasciamo in evidenza come primo articolo per alcuni giorni, visto il momento di dibattito internazionale sulle questioni pandemiche

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L’immagine qui sotto riproduce la situazione aggiornata dell’andamento infettivo in Africa, ma simili risultati sono riscontrabili in India e in estremo oriente

Infografica dal Johns Hopkins Inst.

L’uso della poco costosa ivermectina*, in fase iniziale di contagio, riesce a far regredire l’infezione. L’India che la produce in quantità, ha limitato e poi contrastato la variante Delta, autoctona.

L’Africa come si apprezza nel grafico, si trova in simile posizione. Nel resto del mondo, nella sua parte occidentale,  non si sta neppure a guardare, perché l’informazione prosegue con la monocorde indicazione di usare i prodotti sperimentali definiti vaccini.

Non vorremmo pensar male, ma forse in Israele, il paese più inoculato al mondo con tali fiale, dopo la quarta o la quinta dose potrebbero sorgere dei dubbi. Per ora è iniziata la campagna per la terza dose.

 

E vai!

 

Lito

*L’ivermectina è un farmaco antielmintico ad ampio spettro costituito da una miscela di 22,23-diidroavermectina B1a + 22,23-diidroavermectina B1b. Viene utilizzato per uso umano da decenni, ma il suo impiego più ampio è in campo veterinario.

Lo spettro della guerra incombe sulla Libia

Saif al-Islam Gheddafi in una macchina blindata

di الحبيب الأسود*

Il regime turco controlla ancora la vita politica di Tripoli, facendo affidamento sulle orde di forze e mercenari che dispiega nelle basi e nei campi.

Gli analisti temono che l’ultima emissione di due mandati di cattura contro il comandante dell’esercito libico, il feldmaresciallo Khalifa Haftar e Saif al-Islam Gheddafi, sia un tentativo da parte della Fratellanza di eludere i risultati del dialogo politico per paura di una inevitabile perdita che potrebbe essere imposto dai risultati delle elezioni previste per dicembre. (A dieci anni dagli attacchi NATO-ndr.)

Nel giro di una settimana, le autorità giudiziarie della regione di Tripoli hanno emesso due mandati di arresto contro il comandante in capo dell’esercito libico, il feldmaresciallo Khalifa Haftar, con sede nel sobborgo Rajma di Bengasi, nell’est del Paese, e Saif al-Islam Gheddafi, figlio del defunto leader Muammar Gheddafi, alla periferia di Zintan nella montagna occidentale al confine meridionale con la Tunisia.

Le due note sono arrivate in un momento di incertezza sulla possibilità di organizzare elezioni presidenziali e parlamentari previste per il 24 dicembre, e alla luce dei timori che il Paese possa tornare alla violenza e alla divisione come forze che rischiano di fallire nel processo elettorale bloccando l’attuazione di accordi militari e politici per garantire che la situazione rimanga così com’è, che serve i loro interessi e quelli dei suoi alleati regionali, in particolare il regime turco, che controlla le articolazioni della vita politica a Tripoli facendo affidamento su gruppi di pressione e legioni di forze e mercenari che schiera in basi e accampamenti.

Gli osservatori ritengono che il rilascio dei mandati di cattura contro Haftar e Saif al-Islam miri a prevenire la loro candidatura alle elezioni e a creare confusione tra i loro rispettivi sostenitori, in concomitanza con l’ultima opportunità di raggiungere una base costituzionale per l’organizzazione delle elezioni, guidato dalla missione delle Nazioni Unite attraverso un Forum di dialogo politico per scegliere una delle quattro proposte ad essa riferite dal Comitato di consenso.

Ma è chiaro che l’ovest del Paese si sta dirigendo a sbarrare la strada all’approvazione a causa di una forte alleanza con la Fratellanza, i signori della guerra e i leader regionali a Misurata, la lobby finanziaria ed economica turca e i decisori del Consiglio presidenziale e il governo di unità nazionale.

L’intelligence turca ha deciso di localizzare e arrestare Saif al-Islam Gheddafi e porre fine alle speranze dei suoi sostenitori.

La Procura Militare del Ministero della Difesa, i cui poteri sono limitati alla regione di Tripoli, ha emesso un mandato di cattura nei confronti di Saif al-Islam per il suo presunto “coinvolgimento in omicidi e il suo uso di mercenari”, che sono le stesse accuse precedentemente attribuite a lui, in una nota alle agenzie militari e di sicurezza, tra cui il dipartimento di polizia militare, il dipartimento di intelligence militare, l’intelligence generale e il servizio di intelligence generale, la deterrenza per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata, l’agenzia di supporto alla stabilizzazione, l’agenzia di sicurezza interna e il ministero dell’Interno , la maggior parte delle quali sono agenzie di milizia che sono state integrate nelle istituzioni dell’ex Consiglio presidenziale. Ha inoltre consentito l’uso di agenzie militari e di sicurezza all’interno della giurisdizione del luogo in cui si trova la persona per attuare questo ordine. (altro…)

Splatter, Horror, Fantascienza… e anche disgusto

Per chi non avesse ancora capito dove andrà a parare la trama del film Splatter nel quale siamo tutti protagonisti ora in Occidente, postiamo la foto (la locandina, il poster…) che racchiude tutto l’Orrore della sinopsi di Fantascienza su cui è costruito.

Tutti gli altri, la sparuta minoranza che da tempo non segue le telenovelas “SONO LE OTTO E TUTTO VA BENE“,  possono anche non guardare, per risparmiarsi qualche lacrima. Di fatto fino al momento in cui la massa teleguidata, tornando a fidarsi del proprio olfatto, non inizierà a dubitare che quello che ha mangiato forse non era cioccolato, nonostante la pubblicità, non si invertirà la rotta.

Lito

Lettera aperta a Biden: revocare le sanzioni e “Lascia vivere Cuba”

Lodevole iniziativa, ma a noi sembra che chiedano allo squalo di diventare vegetariano (Lito)

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Tra gli oltre 400 firmatari figurano e capi di stato, politici, intellettuali, scienziati, membri del clero, artisti, musicisti e attivisti

Cubani che manifestano a sostegno della Rivoluzione dopo i fatti dell’11 luglio

Oltre 400 ex capi di stato, politici, intellettuali, scienziati, membri del clero, artisti, musicisti e attivisti di tutto il mondo hanno emesso un appello urgente al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden per sollevare le 243 misure coercitive unilaterali che sono state imposte su Cuba (anche dell’ex presidente Donald Trump). Sostengono che queste misure “hanno intenzionalmente strozzato la vita sull’isola e creato più sofferenza”.

I firmatari, compresi gli ex presidenti Luiz Inácio “Lula” da Silva del Brasile e Rafael Correa dell’Ecuador; gli intellettuali Noam Chomsky, Frei Betto, Roxanne Dunbar-Ortíz; gli artisti Boots Riley, Chico Buarque, Jane Fonda, Susan Sarandon, Danny Glover ed Emma Thompson – evidenziano che la capacità del paese di acquistare cibo e medicine salvavita è stata ostacolata dalle restrizioni imposte dagli Stati Uniti all’invio di rimesse e dall’accesso di Cuba al mondo istituzioni finanziarie, tra le altre misure unilaterali. (altro…)

Nord Stream 2: Biden ha ingoiato la pillola

Notizia di oggi, ma non strillata; mediata, edulcorata e in seconda pagina…”Biden concede alla Merkel d’importare altro gas dalla Russia, lasciandole completare il Nord Stream 2″.

Non poteva essere che la conclusione naturale, dopo gli accordi noti sotto il nome di “Yalta 2 punto 0”.

L’incontro tra il vecchio cowboy e l’assassino, Biden/Putin, aveva sancito che l’Impero in declino non poteva che far passare ogni volontà russa, pena la belligeranza con la certa sconfitta.

Ora Kiev e Varsavia, che hanno capito di contare come il due di picche in una partita a briscola, fanno vedere di lamentarsi. Ora Biden con la sua stampa occidentale, tutta sempre prona, mostra di essere stato magnanimo con la Germania, concedendo un regalino per il pensionamento della Merkel. L’OK al gasdotto Nord Stream 2.

Il primo “step” verso la fine dei poteri alla Kriptonite di Superman è di fatto compiuto. L’Oriente gestirà, ora sempre di più, risorse, produzioni e distribuzioni tanto da intestarsi il futuro come guida del Multilateratismo in sostituzione dell’ultimo degli imperi, quello anglofono.

Altro che “concessione” alla Germania (leggi all’Europa), ancora come se potessero rimanere a lungo i Padroni del Mondo.

Per chiudere: mancano solo alcuni brevi tratti alla conclusione del gasdotto, posato sul fondo del mare, tra Russia e Germania saltando Ucraina e Polonia, per oltre il 98%.

Tutto chiaro?

Lito

Manovre contro Cuba: inutili!

Le notizie sulle rivolte popolari a Cuba sono destituite di ogni fondamento.

Vero è che gruppi organizzati di facinorosi sono riusciti a inscenare “proteste di piazza”  ad uso e consumo di fotografi e media ben posizionati, in attesa dello scatto e dell’immagine eclatante da poter trasmettere per dimostrare la supposta protesta contro la “dittatura”. Vi invitiamo solo a vedere la rapida risposta popolare di piazza contro queste scene anticubane, ad esempio con il Presidente Miguel Diàz Canel che scende nelle strade a parlare con la gente di quanto successo.

…certo sui media aziendali del potere coloniale e imperialista, vedrete solo le prime immagini, non le seconde…

 

Lito

Cile: finalmente in caduta l’eredità neoliberista di Pinochet

 

*CILE: UN FATTO STORICO*

Elisa Loncon, donna, esponente del popolo Mapuche é la Presidente della Convenzione Costituzionale che si é appena insediata con totale parità di genere ed una rappresentanza dei popoli originari di 17 seggi su 155.
Loncon rappresenta tutti popoli del Cile.
Inizia la fine della costituzione neo-liberista di Pinochet.

(Riceviamo da Marco Consolo, Dipartimento Esteri PRC, sempre aggiornatissimo sulla realtà cilena)